Prestazioni extrabudget ai centri sanitari privati: il TAR dà torto a Giustini

Il Tar Molise ha dato torto al commissario ad acta, Angelo Giustini che con proprio decreto del 5 febbraio dell’anno passato aveva deciso l’eliminazione delle prestazioni extrabudget per i centri privati sanitari per l’anno 2019.

Per i giudici amministrativi, il provvedimento è stato adottato in assenza di adeguato supporto istruttorio e motivazionale e ha retroattivamente eliminato il budget per prestazioni integrative, con la previsione che il tetto di spesa divenisse invalicabile anche per le cosiddette prestazioni extraregionali.

Meccanismo che per la Regione Molise non comporta alcun onere, – hanno sostenuto i giudici – in quanto le prestazioni venivano remunerate all’operatore solamente nel momento in cui le altre regioni, di volta in volta interessate, avessero provveduto al relativo pagamento alla prima.

Per questo, ha ribadito il Tar – non si comprende il perché il commissario ad acta abbia bloccato le prestazioni extra budget delle strutture private considerando che la remunerazione delle prestazioni sanitarie rese in favore dei residenti in altre regioni avveniva, senza interessi ed oneri a carico della Regione Molise, nel momento in cui intervenivano il riconoscimento e il rimborso della quota di mobilità per le stesse prestazioni in sede di compensazione interregionale da parte delle Regioni i cui pazienti si erano rivolti alle strutture molisane.

La ragione degli operatori sanitari privati, dunque, è stata riconosciuta anche perché favoriscono la cosiddetta mobilità sanitaria attiva.

E, per questo, allo stesso Giustini è stato addebitato il pagamento in favore della parte ricorrente delle spese di lite, liquidate duemila e 500 euro.