Stipendi di Presidente e assessori coperti dalla privacy

“Atto soggetto al trattamento della privacy”: c’è scritto così sulla determina dirigenziale numero 1126 del 24 febbraio scorso che liquida le indennità di carica per il mese di febbraio del presidente della giunta regionale e degli assessori.

Un provvedimento, pure, che spalma qualcosa come 70mila euro e che non può essere visionato sebbene si trovi sull’albo pretorio online della Regione Molise che, come noto, è proprio quella sezione del portale web di un ente pubblico in cui è possibile consultare gli atti, i documenti, gli avvisi che devono essere portati a conoscenza dei cittadini.

L’albo pretorio, da che mondo è mondo, è quello di fare conoscere ciò che decide una pubblica amministrazione contribuendo a rendere trasparente la sua azione.

Del resto la Pubblica amministrazione decide coi soldi dei contribuenti e ha l’obbligo di fare conoscere, con trasparenza, cosa accade al suo interno.

E allora, la domanda sorge spontanea: per quale ragione apporre una clausola di riservatezza su quello che, in fondo, è già noto?

Gli stipendi di Donato Toma e della sua squadra di governo sono pubblici e sottoporli a privacy paradossalmente sembra volere mettere in sordina eventuali polemiche.

Non una bella immagine.