Sanità, si allarga l’ inchiesta
Sotto la lente della Procura della Repubblica di Campobasso, diversi i temi di indagine. Come l’impianto di ossigenoterapia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, funzionale per un numero di pazienti compreso tra 20 e 40 ma insufficiente rispetto ai 70 ricoverati nel momento peggiore della pandemia. Le indagini, hanno come obiettivo di capire bene cosa sia accaduto e se effettivamente siano stati messi in pericolo di vita pazienti ricoverati. Sono già diversi, del resto, gli esposti da parte di familiari delle vittime arrivati sul tavolo dei magistrati, anch’essi in fase di accertamento L’aspetto sanitario che riguarda la cura dei malati è un discorso molto articolato, e non è l’unico aspetto preso in esame perché si indaga anche sulla questione relativa ai dati della terapia intensiva comunicati a Roma, sui quali è stato calcolato l’algoritmo che ha assegnato i colori alle regioni. Sarebbe un fascicolo molto ampio quello in mano alla magistratura del capoluogo che ha acquisito tutta la documentazione relativa al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera per l’emergenza circa la dotazione di posti letto. 30 le postazioni di Rianimazione previste delle quali 17 tra Cardarelli, Veneziale e San Timoteo, 13 dislocate tra Neuromed e Gemelli, ma mai attivate con convenzione almeno fino a febbraio 2021 in aggiunta – come si legge nel documento – ai 9 posti di terapia intensiva post emergenza, per un totale di 39 posti letto tra pubblico e privato. perchè i posti letto di Intensiva che Regione e Asrem si sono impegnate ad attivare nelle strutture ospedaliere del territorio ancora non esistono, nei fatti? E’ uno degli interrogativi