Terapia intensiva, sui numeri indaga la Procura
Il fascicolo d’inchiesta aperto presso la Procura della Repubblica di Campobasso, sulla gestione del sistema sanitario in Molise, va avanti tanto che, dopo l’audizione di oltre 4 ore del commissario Angelo Giustini, come persona informata dei fatti, si starebbe lavorando in queste ore per capire il perché della discrepanza tra i 39 posti letto di Terapia intensiva contemplati dal vecchio Piano operativo sanitario, tutt’ora in vigore e che l’Agenzia nazionale sanitaria ancora contempla del suo quadro riferito alla Regione Molise. E perché a distanza di 12 mesi dall’inizio della pandemia e 9 mesi dopo la presentazione del Piano che riorganizza la rete ospedaliera per l’emergenza covid i posti destinati alla Rianimazione in tutto il Molise sono soltanto 12,aumentati a 14 con l’attivazione di due letti nel blocco operatorio? E ancora: perchè i posti letto di Intensiva che Regione e Asrem si sono impegnate ad attivare nelle strutture ospedaliere del territorio non esistono, nei fatti? Sono interrogativi al vaglio degli inquirenti in queste ore anche alla luce di quanto sta accadendo sul territorio che hanno costretto a dovere ricorrere al sistema Cross, ovvero la Centrale remota operazioni soccorso sanitario, attraverso il trasporto di pazienti con le eliambulanze in altri ospedali italiani. E’ l’ultimo filone d’inchiesta aperto all’interno della più generale ricognizione su quanto accaduto in Molise. I 39 posti letto di Terapia intensiva previsti perché sarebbero rimaste solo sulla carta, a parte i 12 effettivamente disponibili? Cosa ha comportato questa divergenza, a lungo taciuta e ignorata? Su questo stanno lavorando gli inquirenti.