Consiglio Regionale, Di Lucente Gioca con il telefonino
Se Flaiano non ci ricordasse che “la situazione è grave, ma non è seria”, saremmo portati a concludere, come nelle partite di cortile, che “chi si trova, para”.
Una seduta di Consiglio regionale. Una delle tante dove, evidentemente, si perde il senso dell’istituzione stessa. Mentre parla l’assessore Quintino Pallante, seduto alle sue spalle il consigliere regionale Andrea Di Lucente non sembra interessarsi dell’intervento dell’esponente di Giunta e preferisce dilettarsi con il telefonino.
Sicuramente lecito ma in un’aula consiliare e istituzionale e mentre ha preso la parola un suo collega, quanto posto in essere dal consigliere Di Lucente non sembra proprio corretto.
Anche perché dilettarsi con il telefonino e con la seduta consiliare in corso è a dir poco disdicevole sul piano del rispetto, innanzitutto, istituzionale e, poi, dei colleghi presenti in aula e di chi parla.
Sono di quelle immagini che colpiscono l’opinione pubblica che ritiene il Consiglio regionale sempre più autoreferenziale e chiuso nelle sue stesse prerogative.
Anche dinanzi ai cittadini che attendono da questo consesso risposte ai problemi che si hanno e con i quali combattono ogni giorno.
Assistere a scene come queste rafforza il senso di distacco del cittadino dalle sedi dove dovrebbe svolgersi la politica.
Quella chiamata a dare risposte. Ma già, in apertura, riportavamo la frase di Flaiano “la situazione è grave, ma non è seria”.