CENTRI IMPIEGO, I RITARDI IN MOLISE LI PAGANO IMPRESE E LAVORATORI

In attesa dell’autorizzazione della Commissione Europea, in merito agli sgravi contributivi per chi assume con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato giovani under 36, resta in Molise la questione legata al documento attraverso il quale verificare il percorso lavorativo di ogni lavoratore da assumere che è costituito dal cosiddetto C2 storico o storico lavorativo. E’ il documento che comprende i movimenti lavorativi registrati all’interno del Sistema Informativo Lavoro della Regione Molise. Da questo documento si può evincere la data di assunzione/cessazione/trasformazione/proroga del rapporti di lavoro, la ragione sociale del datore di lavoro, la mansione di assunzione. I dati derivano dalle comunicazioni obbligatorie che per legge le aziende devono inviare al Centro per l’impiego. All’interno del percorso lavoratore risultante dal C2 storico, però, oltre a non essere presenti alcuni movimenti lavorativi quali i rapporti di lavoro autonomo con partita IVA fra cui contratti di collaborazione occasionale con ritenuta d’acconto, comunicazione non prevista dalla legge, non risultano presenti eventuali movimenti lavorativi svolti in altre regioni italiane. Ora, mentre i primi, i rapporti di lavoro autonomo, non influiscono ai fini del beneficio contributivo, i secondi, invece, possono essere rilevanti e, quindi, far perdere il beneficio contributivo. Sta di fatto, però, che il datore di lavoro viene a conoscere la situazione solo dopo aver assunto il lavoratore e, cioè, al momento in cui l’INPS, avendo attivato la relativa procedura, permette al datore di lavoro di effettuare la richiesta del beneficio.

Al fine di evitare l’inconveniente mi risulta che il Centro Provinciale dell’Impiego e l’INPS Regionale si sono incontrati per mettere in atto una procedura che possa superare il “gap” regolamentare, ma, al momento, non mi risulta che si sia proceduto in tale senso. Altro aspetto ostativo, in questo momento, è rappresentato dall’attuale situazione contingente che si è venuta a creare a seguito del “crash” subito dal server regionale che ha comportato l’impossibilità di aggiornare la posizione lavorativa di ognuno e, in conseguenza, quella di rilasciare la certificazione storica necessaria. Qualcuno obietterà questa mia riflessione, ritenendo pindarica l’associazione “agevolazioni contributive al ruolo dei Centri”. Io ritengo, invece, rilevantissimo il ruolo dei Centri impiego non tanto e non solo in quanto ente certificatore della situazione lavorativa di ogni cittadino, ma quanto memoria storica delle esperienze lavorative di ognuno e, quindi in grado di certificarne le competenze. Altro è ritenere se, fino ad ora, questo ruolo, così come è oggi organizzato a direzione Agenzia Molise Lavoro è stato svolto dal Centro Provinciale per l’Impiego ed, a questa domanda, la mia risposta non può che essere negativa.