Fiat: contratto di solidarietà per 1676 lavoratori
In data odierna , presso lo stabilimento Fca di Termoli , così come programmato nella riunione del 20 dicembre 2019, si è tenuto un incontro sindacale tra la direzione aziendale e le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCSL per discutere di modalità e tempi dei lavori per l’avvio della produzione dei nuovi motori firefly 1.0 e 1.5. Dalla riunione è scaturita la necessità di sottoscrivere un accordo relativo all’uso del contratto di solidarietà, che partirà dal 27 gennaio 2020 al 02 Agosto 2020. Il 27 gennaio si fermeranno tutte le linee di lavorazione 8v., e dal 31 gennaio il montaggio 8v. Il contratto di solidarietà interesserà 1676 lavoratori, diretti, indiretti e collegati alle unità motori 8v./16v. I lavoratori realmente interessati in esubero temporaneo saranno al massimo 806 su base mensile. Viene confermato che ai sensi di legge per ciascun lavoratore la percentuale minima di presenza nell’arco dell’intero periodo per il quale il contratto di solidarietà è stipulato , non può essere inferiore al 30%. L’accordo sottoscritto, su richiesta delle scriventi Organizzazioni Sindacali prevede attraverso una verifica mensile, il monitoraggio dell’andamento di quanto definito , anche per gli aspetti relativi alla maturazione degli istituti legali/contrattuali (ratei di ferie/par/tredicesima). Al fine di una efficace ricollocazione dei lavoratori collegati alle aree dei nuovi motori, saranno realizzati corsi di formazione , che prevedono l’obbligo della partecipazione anche durante l’intervento di cassa integrazione. Inoltre è stato comunicato che a partire dal 27 gennaio 2020, ci sarà un aumento della produzione presso l’area motori 2.0 T4 che passerà a 18 turni sul montaggio e 17 turni in lavorazione, mentre la manutenzione collegata (T4/V6) passerà a 20 turni. “Come Uilm abbiamo – si legge in un comunicato – chiesto fin da subito di tutelare e garantire gli attuali livelli occupazionali tramite l’uso di questo ammortizzatore sociale, considerando lo stesso necessario. Il CDS comporta sicuramente disagi economici e organizzativi , ma costituisce un passaggio necessario per preparare il terreno al rilancio dello stabilimento di Termoli. Il nostro auspicio è che, in questa fase complicata ma fondamentale per il futuro, TUTTI , possano assumersi le proprie responsabilità affinché si possa davvero preservare il bene dei lavoratori”.