Molise Acque, “Santone se ci sei batti un colpo!”
Molise Acque che dovrebbe gestire il consistente patrimonio delle risorse idriche, non ha trovato, fino a questo momento, nel nuovo presidente, Giuseppe Santone, l’amministratore in grado di cambiare il passo. Anzi. Si sono acuiti i problemi dovuti all’interruzione del flusso idrico in basso Molise e nessuna risposta si ha ancora sull’acqua che viaggia verso altre regioni con pochi se non scarsi ristori economici per il Molise. Così come nessuna risposta sta dando il presidente Santone, nonostante gli 80mila euro di emolumento annuo, in merito alla presenza a valle della diga del Liscione di centraline elettriche date in concessione a società private che da 40 anni sfruttano l’energia dell’acqua dell’invaso e fatturano lauti guadagni . La concessione da parte di Molise Acque verso la società IDREG scade a breve per il secondo ventennio , mentre i consorzi di bonifica pagano bollette esose per il consumo di energia elettrica per il sollevamento dell’ acqua di irrigazione, rendendo le cartelle di pagamento per gli imprenditori agricoli insostenibili. Sono gli agricoltori basso molisani, oggi, a chiedere a Molise Acque e alla regione quali intenzioni hanno: rinnovare le concessioni alle società private per il terzo ventennio ? O tornare al progetto iniziale dove l’istallazione delle centraline elettriche erano previste per dotare i consorzi di bonifica di strumenti atti ad abbassare i costi per l’utilizzo irriguo ? Una semplice domanda che gli agricoltori pongono al presidente di Molise Acque, Santone, con la speranza che, questa volta, non resti in silenzio ma riesca a dare una risposta in base ad una programmazione che, fino ad oggi, continua a mancare