I treni in Molise? Una beffa continua
Il treno regionale doveva partire questa mattina alle 8.36 dalla stazione di Campobasso con destinazione Roma Termini. Doveva, perché il treno non è partito più. È stato cancellato e sostituito da un servizio sostitutivo con autobus perché un altro treno, proveniente da Isernia, era fermo a Boiano a causa di un guasto. Ma la disavventura è terminata? Assolutamente no. Perché il treno che si era rotto a Boiano, si è fermato in corrispondenza del passaggio a livello della città matesina che è rimasto, quindi, chiuso. Così, il pullman ha dovuto fare un’altra strada per tornare sulla statale verso Isernia e proseguire fino a Cassino per consentire ai pendolari di salire su altro treno e raggiungere Roma. Ma è possibile che ogni volta dobbiamo annotare in cronaca quanto accade nel sistema ferroviario molisano? Viaggiatori presi per i fondelli, la Regione sbeffeggiata e le Ferrovie dello Stato e Trenitalia che se ne infischiano. E qui a raccontare con sfumature che vanno dal tragico al comico le peripezie che i viaggiatori di Trenitalia vivono andando da Campobasso a Roma e a Napoli, e viceversa. Una rappresentazione da anni sempre con lo stesso copione. Siccome di queste disavventure sono anni che la cronaca molisana ne fa incetta e commento, probabilmente le Ferrovie, Trenitalia e l’assessorato regionale ai trasporti c’hanno fatto il callo. Se ne fregano. Non chi viaggia, però, e ne subisce le conseguenze. Costoro sono la cartina del Tornasole di una condizione che implica responsabilità peraltro mai imputate, mai perseguite e mai penalizzate