Il Molise sempre un passo indietro: basta stare sempre con il cappello in mano!
Le aggregazioni del Polo museale del Molise all’Aruzzo al pari del compartimento Anas sempre all’Abruzzo. La nomina passata sulla testa della politica molisana del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, fuori Anna Paola Sabatini e nominata una dirigente scolastica vicina al Ministro, nomina in attesa di essere approvata dalla Corte dei Conti, riapre con forza la necessità di rivedere l’ossatura istituzionale regionale e lanciare una seconda autonomia. Un tempo in Molise si realizzava, ci si affannava a creare occasioni di sviluppo, si ponevano le basi per un futuro. Poi, si è smontato quanto costruito. Oggi, il silenzio. Emblematici i fatti delle ultime settimane. Tutto ciò ci impone di prendere atto che una fase storica si è conclusa e che diventa necessario attrezzarci per tempo al fine di dare vita ad una nuova, più difficile ed esaltante fase: quella della seconda autonomia. E’ una sfida importante per il Molise e per tutti i molisani, al di la delle appartenenze e di quant’altro se non vogliamo tornare ad essere la costola di qualche altra regione o, peggio, doverci sistematicamente presentarci col cappello in mano. Si punti, in primo luogo, all’ottimizzazione di tutto il potenziale umano, territoriale, infrastrutturale, tecnico, economico, finanziario e culturale di cui attualmente disponiamo. E non è poca cosa. Sappiamo di non avere dalla nostra parte il conforto dei grandi numeri. Ma abbiamo qualità. E’ la seconda autonomia la vera sfida che si impone alle forze politiche e a noi tutti per avere la speranza ancora di un domani alla luce di quanto sta accadendo.