Parco del Matese: il silenzio della politica
A volte strani i comportamenti che si registrano a livello di classe politica regionale. Lunghi silenzi su situazioni che attendono soluzioni e, poi, diluvio di comunicati dinanzi a qualche nomina. E’ bastato che Il Colonnello dei Carabinieri Forestali Luciano Sammarone, originario di Capracotta fosse nominato nuovo direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, al quale facciamo i nostri auguri, per leggere comunicati di felicitazione da parte di consiglieri regionali: a partire da Massimiliano Scarabeo e finire a Filomena Calenda. La nomina di Sammarone, originario di Capracotta, al vertice del Parco d’Abruzzo e Molise, è il giusto riconoscimento del suo eccezionale percorso professionale. E su questo non ci piove. Ma i consiglieri regionali che si affrettano a inondare le redazioni di comunicati, dimenticano che nulla hanno fatto e stanno facendo perché si possa portar avanti la perimetrazione del Parco nazionale del Matese. Nulla stanno facendo per l’area del Parco naturalistico del versante molisano possa conoscere, a distanza di anni, finalmente il via. Eppure tocca proprio alla Regione Molise procedere alla perimetrazione delle aree ricadenti in territorio molisano e dare, così, il via alla fase istitutiva di un’istituzione che potrebbe essere foriera di una fase di nuovo sviluppo del versante matesino. Un ritardo colpevole che ha comportato già la perdita di fondi e, effetto non trascurabile, il mancato avvio del parco vero e proprio.