Acqua in Basso Molise, superata l’emergenza restano i problemi di approvigionamento
Nonostante alcune criticità, sembra essere superata la crisi idrica che ha interessato il basso Molise lo scorso mese di luglio. Resta, però, un nervo scoperto, che è il quantitativo di acqua destinato al Basso Molise, il quale non è sufficiente rispetto alle esigenze della popolazione. infatti dei 500 litri al secondo di cui ha bisogno in estate il territorio (anche per l’aumento della popolazione), ne sono effettivamente trasferiti dalla diga del Liscione non più di 300. E questo confidando nel perfetto e continuo funzionamento delle pompe di sollevamento, che come è noto, si rompono spesso e riducono ulteriormente la portata idrica così come è accaduto lo scorso mese di luglio. Ora, Molise acque sta cercando di mettere in funzione l’acquedotto molisano centrale. L’ambizioso progetto di portare l’acqua dal Matese al Basso Molise che è stata un’idea valida sulla carta.. Si tratta di 150 chilometri di condotta idrica che appaltati ad un’azienda campana nel 2007 da Molise Acque, dopo dodici anni avrebbe dovuto offrire il tanto agognato flusso idrico ai comuni dell’area adriatica, ma in seguito alla messa a pressione della chilometrica condotta ha dimostrato tutta la sua inefficienza. Subito si sono registrate due perdite, in due distinte località, che hanno impedito il funzionamento della condotta. Ora i tecnici stanno lavorando per cercare di portare a pieno regime la struttura che porta acqua sorgiva dal Biferno al basso Molise. Almeno, lo sperano i cittadini.