TRANSFUGHI, VECCHIE GLORIE E NOVITA’ – INIZIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE
La campagna elettorale è entrata, quindi, nel vivo. Molte le novità, non solo nella scelta dei nomi per la composizione delle singole liste ma anche alla luce della nuova legge elettorale che, di certo, contribuirà a formare un consiglio regionale più ampio del passato. 20 i consiglieri eletti ma per loro l’obbligo di rinunciare all’incarico qualora venissero nominati assessori, da qui la necessità di nominare nuovi consiglieri in sostituzione.
Una decisione che, di certo, agevolerebbe non poco i 5 stelle in caso di vittoria che, con 20 nomi in lista, correrebbero il rischio di occupare la maggioranza delle poltrone in consiglio regionale. Intanto c’è da registrare la riammissione della lista dei Forconi, in un primo momento respinta a causa della mancata autentica di una firma, stessa sorte per Casapound che proprio in questi minuti ha annunciato la sua riammissione.
Una certezza sono anche i nomi dei 6 big della politica molisana che hanno scelto di non scendere in campo: su tutti il governatore uscente, Paolo di Laura Frattura, cui si aggiungono Angiolina Fusco Perrella, Michele Petraroia, Carmelo Parpiglia, Nunzia Lattanzio e Filippo Monco. In casa centrodestra Michele Iorio ha scelto di candidarsi per diventare consigliere: non più, dunque, presidente della regione, un passo indietro che ha segnato un solco profondo di polemiche e commenti amari; ci riprova anche Gianfranco Vitagliano ex assessore regionale proprio all’epoca di Michele Iorio; stessa strada per Filoteo Di Sandro, altro ex assessore regionale, convogliato nella lista di Fratelli d’Italia in compagnia di un altro nome illustre della politica locale, Quintino Pallante. Come detto la Fusco Perrella ha lasciato la competizione, un’uscita di scena incompiuta, per così dire, poiché con molta probabilità si affiderà al ruolo di regista alle spalle del figlio Carlo, candidato con il Movimento per la Sovranità. Candidato anche il sindaco di Pescopennataro nonché presidente dell’ANCI Molise, Pompilio Sciulli che, nelle fila di Forza Italia, corre come consigliere, dopo aver abbandonato definitivamente il sogno di partenza di presentarsi come governatore.
Ma a far discutere sono i tanti nomi confluiti nella coalizione di centrodestra dopo esperienze pregresse di tutt’altra estrazione: un esempio, Vincenzo Niro con i Popolari per l’Italia, insieme a lui il sindaco di Guglionesi, Leo Antonacci, il vicesindaco di Vinchiaturo, Andrea Di Lucente, il primo cittadino di Castelmauro, Sticca e Antonio Tedeschi. Ma a tornare è anche Vincenzo Cotugno con la lista Orgoglio Molise che presenterà ai molisani nella giornata di domani; al suo interno il sindaco di S. Croce di Magliano, Donato D’Ambrosio, l’ex sindaco di Belmonte del Sannio, enrico borrelli, l’ex sindaco di Campodipietra, Gianluca Cefaratti e il consigliere comunale di Campobasso, Enrico Perretta.
In casa UDC una lista agguerrita dove si conferma Giuseppe Sabusco ma spiccano le novità riguardanti il consigliere regionale Domenico Di Nunzio – proveniente direttamente dal Partito Democratico – il sindaco di Montenero, Nicola Travaglini e l’altro consigliere del governo uscente, Salvatore Micone. Tra i transfughi illustri, il capogruppo del PD Massimiliano Scarabeo che si candida con Forza Italia. A sinistra, soltanto due le liste riconducibili a Roberto Ruta, vale a dire Molise 2.0 e Liberi e Uguali. Una lista composta da molti giovani ma anche da nomi più conosciuti, come il consigliere regionale Francesco Totaro, il sindaco di Ielsi, Salvatore D’Amico, l’ex segretaria del PD Costanza Carriero e il presidente del Consiglio comunale di Campobasso, Michele Durante.