Legge della montagna : audizione, la posizione di ALI Legautonomie Molise
Ali, Legautonomie Locali del Molise, inviata dal Presidente, ha preso parte alla seduta della prima commissione consiliare permanente della Regione Molise per consultazioni sulla proposta di legge regionale n.36 d’iniziativa dei Consiglieri regionali Andrea Di Lucente, Salvatore Micone e Armandino D’Egidio concernente “Legge della montagna”. Filippo Poleggi, Segretario di ALI, Lega delle Autonomie Locali del Molise, ha espresso parere positivo sul provvedimento condividendo l’esigenza di rivedere e aggiornare le politiche di tutela e promozione della montagna molisana alla luce dei mutamenti intervenuti nella realtà regionale daL 2003, data della ultima legge in vigore. Legautonomie apprezza che la revisione si muove sugli indirizzi della buona legge precedente,strada da seguire ad evitare il “vizio”politico di smantellare il già esistente per ricominciare sempre da capo. Legautonomie ritiene particolarmente importante l’intervento per la montagna vista come risorsa da valorizzare e non più come ostacolo per uno sviluppo sostenibile e attrattivo per tutta la regione. ALI apprezza che la normativa intende intervenire sulla vita dei territori montani in tutti i suoi aspetti, anche di relazioni sociali, come elemento che concorre allo sviluppo delle misure economiche e strutturali. A tale proposito il Poleggi ha raccondato che nelle misure previste per facilitare la vita in montagna venga data attuazione all’impegno rivolto al Presidente della Giunta regionale, approvato all’unanimità dal Consiglio nella seduta del 6 maggio 2019, per la riduzione del costo del gas metano per le famiglie che vivono in zone montane più fredde e quindi consumano di più per necessità. Particolare apprezzamento ha espresso Poleggi per l’indirizzo che valorizza la partecipazione, la concertazione riservando un ruolo fondamentale alle autonomie locali, i sindaci, le associazioni. Un rilievo critico non marginale ha mosso il Segretario di ALI sulle scelte dell’impianto istituzionale. Occorre sciogliere il nodo dell’esistenza delle Comunità montane, che i proponenti la proposta di legge giudicano strumento superato, con Le Unioni dei Comuni, e naturalmente in Comini stessi che rimangono il cardine del sistema. Al sistema si aggiungerebbe l’Agenzia per la montagna, che può essere l’istituto adetto per un intervento più mirato, senza soluzioni di continuità, spesso più efficace di altri. Se le funzioni tra Regione e Agenzia sono ben definite nella proposta, è chiaro che tra Regione, Agenzia,Comunità montane, Unioni dei Comuni,Comuni occorre una decisa e chiara azione di riodino per realizzare, come la proposta di legge si prefigge, un azione più efficace e un risparmio di spesa. Su questo punto, sulla compatibilità economica con il bilancio regionale e l’esistenza delle altre Agenzie regionali, precisa Legautonomie, occorrerà lavorare.