Disabilità, l’inerzia dell’assessore Alessandra Salvatore
Perché il comune di Campobasso, dall’anno scolastico 2016 non ha provveduto al bando per garantire la presenza nelle scuole elementari e medie dell’assistente alla comunicazione per i ragazzi con disabilità? Perché, a partire da oggi saranno utilizzati i ragazzi del servizio civile? E quale titolo di studio di area pedagogica o da corso professionalizzante hanno questi giovani per potere svolgere un ruolo tanto delicato? Interrogativi che l’assessore al comune di Campobasso, Alessandra Salvatore, evidentemente, non si è posta visto e considerato che il bando per il reperimento di figure professionali di assistente alla comunicazione, prevista obbligatoriamente dalla legge 104 come supporto alle insegnanti di sostegno, non è stato pubblicato. Una storia che va avanti da settembre 2016. E, per quest’anno scolastico, poi, i bambini con disabilità, hanno conosciuto, all’inizio, una figura che chiudeva l’anno di servizio civile. Poi, per tre mesi da novembre a oggi, altra figura proveniente dalle borse lavoro e da oggi, una terza figura del servizio civile. Un assurdo perché qui parliamo di operatore – educatori, che dovrebbero facilitare la comunicazione dello studente disabile con le persone che interagiscono con lui e stimolare lo sviluppo delle abilità nelle diverse dimensioni dell’autonomia di base e sociale. Senza figura professionale si è inteso mettere una pezza e pure malamente all’assenza di uno straccio di programmazione in materia sociale e di disabilità. Un assurdo. Perché, allora, costringere i genitori a doversi rivolgere al Tar per vedersi riconoscere un diritto previsto dalla legge? Già, perché. In ogni caso, una brutta figura per l’assessorato alle politiche sociali del comune di Campobasso, guidato da Alessandra Salvatore.