I LEGALI DI ROBERTI: LE INTERCETTAZIONI A RIPETIZIONE COME UNO STILLICIDIO

Dopo le nuove rilevazioni del quotidiano La Repubblica in merito all’inchiesta che vede coinvolto il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, arriva la presa di posizione dei legali del governatore. «Prendiamo atto che il quotidiano La Repubblica anche oggi, e probabilmente anche nei giorni e nelle settimane a venire, continua nella pubblicazione degli atti dell’inchiesta che riguarda il Presidente Roberti.

Ci fa enormemente piacere che ieri – scrivono gli avvocarti Prencipe e Stellato – hanno dato atto della estraneità del Presidente a qualsiasi contatto con la criminalità organizzata, ma lo stillicidio a “puntate” della vicenda richiama alla memoria il trattamento già in passato riservato ad altri esponenti politici di area avversa a quella del quotidiano in questione che poi sono stati assolti da ogni accusa.

In questi articoli si espone acriticamente la versione e le considerazioni della Polizia Giudiziaria che, come noto, non rappresentano la verità ma che dovranno essere vagliate da un giudice terzo.

Si richiamano addirittura, nell’articolo di oggi ed in virgolettato, frasi che il Presidente Roberti, senza timore di smentita, non ha mai pronunciato.

Le difese del Presidente Roberti e l’assoluta correttezza del suo operato verranno esposte nei tempi previsti dalla legge e dinanzi all’autorità giudiziaria competente e solo dopo se ne darà conto alla stampa con l’auspicio che questa, al di là di ogni orientamento politico o ideologico, ci riservi lo stesso spazio e lo stesso tempo dedicato alle informative di polizia.

Si prenda almeno atto che alcune di queste informative non sono nemmeno state condivise dalla Procura della Repubblica che le ha già stralciate in previsione di una richiesta di archiviazione».