118, SEMPRE MENO MEDICI
Resta aperta la questione del servizio 118 in Molise in attesa di conoscere cosa accadrà al termine della scadenza del nuovo bando di gara per l’assegnazione del servizio dopo che quello precedente è andato praticamente deserto. Troppe, infatti, le postazioni che sarebbero rimaste vuote. In servizio, ad oggi, sono rimasti solo 32 medici effettivi presso le 16 Unità operative territoriali previste che dovrebbero, invece, avere 96 sanitari così come da organizzazione normativa del servizio. Sono 16, ricordiamo, le postazioni del 118 nelle province di Campobasso e Isernia. Cinque di queste sono già demedicalizzate ovvero prive di medico e solo con infermiere e autista. Se i medici smetteranno di fare i turni aggiuntivi esiste il fondatissimo rischio che altre postazioni senza dottore si possano aggiungere all’elenco. E la questione delle ambulanze prive del medico a bordo rischia ulteriormente di peggiorare una situazione già grave per l’abbandono del territorio che resta, così, privo di servizi anche a livello sanitario. Altri medici sono ormai prossimi alla pensione o al trasferimento ad altri servizi. Una emorragia inarrestabile a cui è difficilissimo porre rimedio senza una sostanziale riforma della assistenza sanitaria territoriale che veda coinvolti tutti i medici del territorio in modo coordinato: medici di famiglia, guardia medica, medici della emergenza-urgenza 118 e medicina specialistica ambulatoriale. Il servizio 118 è ormai agli sgoccioli e necessiterà di interventi sostanziali di riorganizzazione sanitaria territoriale, già ipotizzati e previsti, ma che sicuramente al momento non potranno temporaneamente escludere nuovi tagli e accorpamenti con aumento del carico di lavoro ed il ricorso ad ulteriori turni aggiunti.