TUBERCOLOSI BOVINA, TIMORI PER LI ALLEVAMENTI IN ALTO MOLISE
C’è preoccupazione per gli allevatori dopo che 14 sono gli allevamenti di bovini, nell’area compresa tra Pizzone e Montenero Val Cocchiara, con focolai attivi del morbo della tubercolosi bovina, malattia infettiva di origine batterica. Tutto è cominciato a ottobre scorso, con il primo focolaio in un allevamento di mucche di Pizzone che ha imposto l’abbattimento di una quarantina di capi, l’intera mandria. Il contagio poi si è esteso tanto che al momento sono 14 appunto gli allevamenti coinvolti. Al di là del primo, però, gli altri presentano 1-2-3 o al massimo 4 casi di infezione conclamata. Anche in questi casi si è proceduto ad abbattere i capi di bestiame ammalatisi per arginare il contagio. Ci sono poi 9 allevamenti della zona “sotto stretta osservazione e monitoraggio da parte di Asrem e del suo servizio veterinario”. Questo perchè, avendo condiviso il pascolo con quelle mandrie in cui la zoonosi è stata riscontrata, “ci potrebbero – ma non è detto che sia così – essere capi infetti”. Nel corso dell’incontro in Prefettura, il Servizio Veterinario ha illustrato gli interventi già attivati a partire dal primo focolaio e ha presentato le ulteriori misure necessarie per contenere la diffusione della malattia. Il rischio di diffusione della malattia allarma oltremodo gli allevatori, già in difficoltà per la gestione della fauna selvatica e per le ripercussioni economiche che un’epidemia potrebbe causare.