TORRE COVID, ASREM RINCORRE IL PROGETTO PER NON PERDERE I FONDI

Rimbalza con forza la questione della mancata realizzazione della cosiddetta torre covid all’ex hospice dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Un caos amministrativo determinato dall’allora direttore generale dell?asrem, Oreste Florenzano. E, ora, la rincorsa del nuovo direttore, Giovanni Di santo, per cercare di non perdere i fondi all’epoca stanziata. Sono, infatti, trascorsi oltre quattro anni dal progetto presentato per il bando dell’allora struttura commissariale presieduta da Arcuri per un importo di 6 milioni di euro stanziati dall’allora governo Conte. per ampliare le terapie intensive e sub-intensive per i pazienti Covid attraverso la riconversione dell’ex hospice del Cardarelli di Campobasso dopo che era stata scartata, da Asrem e regione, la proposta di utilizzare l’ospedale Vietri di Larino. Quindi, i rilievi fatti dall’impresa aggiudicatrice dei lavori che mise nero su bianco veri e propri errori progettuali tali da rendere impossibile la realizzazione dell’opera. Criticità ribadite anche dal Comando Vigili del Fuoco di Campobasso che espresse parere ostativo al progetto così come presentato. Quindi una serie di scontri epistolari tra l’impresa e l’Asrem, allora sotto la direzione di oreste Florenzano, soggetto attuatore dell’opera, fino ad un nuovoprogetto, ma da un costo salito ad oltre 10 milioni di euro del quale, però, non si è avuto più traccia. Errori e ritardi che si scontrano con i decessi per covid arrivati a quota 724 e il Molise resta l’unica regione a non avere un Centro ospedaliero dedicato alle malattie infettive e, ora, con il rischio di perdere anche i fondi. E, per questo, il nuovo direttore generale dell’asrem, Giovanni Di santo, è dovuto correre ai ripari per cercare di non perdere i fondi all’epoca stanziati e per garantire un reparto per le malattie infettive di qualità