FURTO AL CANTIERE LISCIONE, CALANO LE OMBRE
Il furto di una ruspa, di un bob cat e di altro materiale nel cantiere sul viadotto del Liscione, fermo, praticamente, da oltre due anni, caduto a ridosso dei problemi dovuti all’azienda, la amec di Santa Venerina in provincia di Catania poi trasformatasi in Sostenia con sede a Roma, che inopinatamente non va avanti nei lavori appaltati dall’anas. Un caso, quello dell’Amec che nel 2021 che si era aggiudicata i lavori per Cinquanta milioni di lavori ma che per la procura di Catania sarebbe stata guidata dalle stesse persone che erano state arrestate il 21 febbraio 2021 per la bancarotta della Tecnis, finita sotto sequestro in una inchiesta antimafia.
Ma allora nessuno intervenne. Poi, da ottobre 2021 i lavori sono andati a singhiozzo fino al fermo degli stessi e il furto di mezzi che sarebbe avvenuto nella notte di venerdì. Possibile, però, che a livello di Ministero dei Lavori pubblici e anas sia stato lasciato tutto senza una soluzione? Nemmeno il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, pure interpellato sulla questione Bifernina non ha dato una risposta univoca.
Una storia paradossale quella del viadotto sul Liscione dove non ci si rende conto dei disagi causati agli automobilisti e al trasporto delle merci. E fiacca è apparsa la stessa poszione dell’assessore regionale, Michele Marone, che si è limitato ad una sollecitazione rispetto ad anas.
Possibile che quanto è accaduto e sta ancora accadendo lungo la Bifernina possa risolversi con un’alzata di spalle? O con impegni generici. E’ dal 2021 che si trascina questa assurda storia che non trova una conclusione