TOMA E LA GIUNTA IL 6 SETTEMBRE DAL GUP PER IL CASO ROMAGNUOLO
Dovranno comparire dinanzi il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Campobasso, Veronica D’Agnone, il prossimo 6 settembre, i componenti la giunta regionale del Molise in merito alla nomina fatta di Nicola Romagnuolo a commissario del Nucleo industriale di Campobasso-Boiano. Si tratta del presidente della Giunta regionale, donato Toma e degli assessori VincenzoCotugno, Nicola Cavaliere, Quintino Pallante, Michele Marone Filomena Calenda, Vincenzo Niro e, naturalmente, Nicola Romagnuolo. La richiesta di rinvio a giudizio è stata presentata lo scorso 29 marzo dal pubblico ministero, Viviana di Palma. Secono la procura della repubblica del capoluogo la Giunta regionale avrebbe con una prima delibera, la numero 338 del 18 settembre del 2020, e con una seconda delibera la numero 71 del marzo 2021 nominato Nicola Romagnuolo commissario del Nucleo industriale Campobasso-Boiano. Sulla questione, ricordiamo, nel contempo, era intervenuta anche l’anac, l’autorità anticorruzione che aveva segnalato l’inconferibilità della nomina all’ex consigliere regionale Nico Romagnuolo presso il consorzio industriale Campobasso-Bojano su segnalazione effettuata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Per la Procura della Repubblica, infatti, le due delibere sarebbero state assunte in violazione dell’inconferibilità dell’incarico di commissario straordinario di un ente pubblico di livello regionale per chi, nei due anni precedenti, era stato componente della Giunta o del Consiglio regionale e da questi, poi, nominato. Romagnuolo, ricordiamo, era uscito dal consiglio regionale come consigliere supplente ad aprile 2020 e nominato commissario straordinario del Nucleo industriale di Campobasso-Boiano a settembre del 2020. Ovvero, dopo appena 5 mesi e da qui l’incorrerere nel reato secondo il decreto legislativo numero 39 del 2013.
Il cosiddetto periodo di ‘raffreddamento’ di due anni è stato voluto dal legislatore nazionale per prevenire situazioni anche potenzialmente portatrici di conflitti di interesse e, in generale, di ogni situazione contrastante con il principio di trasparenza ed imparzialità previsto dall’art. 97 della Costituzione. Il prossimo 6 settembre, così, i componenti le Giunte regionali che hanno proceduto a nominare Nicola Romagnuolo, nell’udienza preliminare dovranno rispondere del reato di abuso in atti di ufficio.