CENTRODESTRA E L’OMBRA DI PATRICIELLO
E’ stato l’interrogativo politico della lunga schermaglia nel centrodestra per la ricerca del candidato alla presidenza. Ci riferiamo alla figura dell’europarlamentare, aldo Patriciello. Dopo il silenzio iniziale, la rottura con il tavolo del centrodestra a livello locale, con la non partecipazione allo stesso, per chiedere lo spostamento della discussione a Roma. Poi, il via libera alla lista Il Molise che vogliamo affidato a Claudio Pian già amministratore di Molise sviluppo defenestrato dalla giunta Toma. Una nuova lista, dunque, sulle ceneri del disciolto movimento Orgoglio Molise, guidata dal cognato Vincenzo Cotugno, che aveva preso parte alla competizione elettorale scorsa a sostegno del candidato presidente, Donato Toma. Ricordiamo che cinque anni prima, nel 2013 era stata, invece, la lista di Rialzati Molise, sempre sostenuta dall’europarlamentare aldo Patriciello con alla guida il cognato Mario Pietracupa a sostenere l’elezione di Paolo Frattura. Questa volta, dopo la dichiarazione di non ricandidare più familiari, l’europarlamentare Patriciello ha lasciato la lista da comporre, Il Molise che vogliamo a Claudio Pian. E, intanto, la posizione politica dell’eurodeputato molisano aleggia su queste elezioni anche se la sua posizione appare quasi dismessa. Nel gruppo di Forza Italia ma con un piede politico sempre pronto a spostarsi su lidi cosiddetti civici a livello regionale che, alle volte, appaiono come una sorta di tappo politico sulle decisioni da assumere. In un Molise che sta soffrendo e che avrebbe bisogno di interventi mirati e di forze politiche consapevoli dei problemi sul tappeto. E, così, la posizione dell’europarlamentare Patriciello che sembrava prima un interrogativo sul cosa avesse fatto ora, invece, con il Molise che vogliamo, terza variante nel nome, mette il tappo politico alal coalizione di centrodestra