Ancora inutilizzato l’eliporto dell’Ospedale Cardarelli

Niente da fare per l’apertura dell’eliporto dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Ancora ieri, con la necessità di trasportare fuori regione un paziente, con una grave emorragia interna e ricoverato proprio all’ospedale del capoluogo regionale, l’eliambulanza è stata costretta a dovere atterrare e ripartire dal parcheggio di Selvapiana. Un volo, proveniente dall’abruzzo proprio per il trasferimento del paziente in cura all’ospedale Cardarelli e che per il precipitare del suo stato di salute si è reso il trasferimento con l’eliambulanza all’ospedale Gemelli di Roma.

La storia, riapre la questione della mancata apertura dell’eliporto all’ospedale Cardarelli per il quale, pure, l’Asrem ha già speso, da ultimo, solo per la riattazione qualcosa come 70mila euro a fronte di quelli già impiegati per oltre 100mila euro. Il 2 maggio scorso l’Asrem assegnò la gestione, dopo una gara pubblica, alla società Solution di Bari, che fa capo all’ingegnere Marco Maria Bombonato, con un ribasso del 36percento sull’importo complessivo a base dell’affidamento che ammonta a 73 mila euro comprensivo di 3.700 euro per oneri di sicurezza . Ma ad oggi, l’eliporto continua a restare chiuso perché manca il decreto antincendio ultimo atto dell’iter amministrativo necessario per l’autorizzazione alla messa in funzione dell’elisuperficie da parte dell’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile. Sembrerebbe che la mancata autorizzazione derivi dal costo di 250mila euro l’anno che l’Asrem non avrebbe per coprire la spesa. Da qui, l’impossibilità di aprire l’eliporto tanto da dovere utilizzare lo spazio del parcheggio di Selvapiana per fare atterrare l’eliambulanza in convenzione con la regione Abruzzo così come lo è stato per l’intero periodo covid.