118, ULTIMA CHIAMATA PERCHE’ NON SI FERMI
Ultima speranza per non fare fermare il servizio di emergenza 118, che in assenza di soluzioni mercoledì 14 si fermerà, è affidata alla riunione che si terrà domani mattina tra le organizzazioni di categoria, il commissario ad acta, donato Toma e il direttore generale dell?asrem, Oreste Florenzano. Si chiede, innanzitutto, la stabilizzazione degli operatori del soccorso pubblico che continuano a figurare come volontari ma che svolgono turnazioni anche di 24 ore.
Per questo, da ultimo, l’Ispettorato del Lavoro avrebbe contestato a diverse di loro la qualifica di volontario ritenendoli lavoratori dipendenti . Tanto, che sono fioccate consistenti multe. Una goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza delle associazioni sparse sul territorio regionale, soprattutto dopo la stipula della nuova convenzione sulla diaria che, per un turno di dodici ore, passerà da 51 a 31 euro. In sostanza un volontario del 118 prende in un giorno la metà di quello che prende, come prestazione aggiuntiva, ogni ora, un medico del Pronto Soccorso, una sperequazione enorme, difficile da mandare giù per gli operatori del 118 che lavorano a stretto contatto con i medici del Pronto Soccorso. A questo si aggiunge che, ormai, oltre il 50 % delle postazioni non ha più neanche il medico a bordo delle ambulanze. A mancare, però, sembra essere anche la deroga al contratto da sottoscrivere che dovrebbe rilasciare il commissario ad acta, donato Toma. Solo in questa maniera si potrebbe uscire da questa situazione al fine di evitare il blocco del servizio di emergenza. Domani si vedrà.