118, TRA INCERTEZZE E DISAGI

Avevamo visto e letto bene la delibera del direttore generale dell’Asrem con la quale si affida ad una impresa esterna di servizi di Sassuolo, il servizio medico sulle ambulanze del 118 per sopperire alla mancanza di medici nel sistema di emergenza. Nella delibera, infatti, non si dice in quali delle postazioni oggi scoperte per l’assenza di medici a bordo delle ambulanze in tre postazioni: Sant’elia a pianisi, Castelmauro e Cerro al Volturno che servono 30 comuni per 27mila abitanti, sarà assicurato il servizio. Solo lunedì, sarà possibile conoscere la decisione assunta dall’Asrem. Ovverossia, a distanza di 20 giorni dalla cessazione del servizio medico sulle ambulanze. In attesa, però, gli infermieri che operano sui mezzi 118 sono senza i necessari protocolli sul da farsi. L’azienda sanitaria, infatti, non ha provveduto in tal senso. E senza la possibilità di potere avere subito il medico accanto sono costretti ad attendere quello proveniente da altro distretto. Un rischio enorme per quanti hanno la necessità di un intervento d’urgenza. E, ancora, la mancanza di almeno 30 medici nel sistema 118 l’Asrem lo sapeva da tre anni e si è arrivati a questo punto per cercare di correre ai ripari. Ma i bandi con contratti a tempo determinato per pochi mesi non sono, sicuramente, allettanti tanto che gli stessi sono andati deserti. E, ancora: possibile che la regione non riesca a riorganizzare la rete di emergenza 118? Troppi interrogativi per un sistema chiamato a svolgere l’emergenza