118, con i tagli dell’AsReM servizio a rischio
Sempre più a rischio il servizio di emergenza 118. Avevamo sollevato il problema qualche settimana fa all’atto della pubblicazione del bando di avviso dell’AsReM per l’affidamento del servizio. Ora, allungato al 5 novembre. Intanto, quanto contenuto nel bando di gara per l’affidamento del servizio rischia di mettere in ginocchio il sistema con la pronta mobilitazione delle associazioni e dei volontari. Nello scorrere del bando si legge che per l’acquisto dei mezzi di emergenza viene riconosciuto all’associazione di volontariato un rimborso del 50% nell’arco di 5 anni. Il costo medio di un’ambulanza di tipo A è di 75.000 euro, di tipo B di 50.000 euro, come può un’associazione caricarsi una spesa di 35.000 euro per coprire la differenza? Tagli anche per le manutenzioni delle ambulanze (che prevede oltre alla normale manutenzione del motore e della carrozzeria anche i controlli periodici di tutte le apparecchiature tecnologiche necessarie alla sicurezza del paziente e del personale volontario) ha generalmente un costo di 10.000 euro. Il bando prevede un rimborso spese per la manutenzione di soli 2.250 euro. Per la spesa carburanti, come rimborso per i costi del carburante il bando prevede 1/5 del costo della benzina. Gli altri 4/5 sono a carico dell’associazione. Tagli che vanno ad incidere su un sistema quello di emergenza sanitaria come il 118 che funziona e anche bene e che rischia di essere mandato all’aria da questo bando. Salvo attendere l’arrivo di qualche impresa da fuori regione così come registrato per le ambulanze trasporto covid dalla vicina Campania o la cooperativa di Sassuolo per i medici sul 118.